Progetto IO PHOTOREPORTER PN

UN EVENTO FINALE CON ESPOSIZIONE DELLE FOTOGRAFIE SCATTATE DAI RAGAZZI DELLA SCUOLA DI 1° GRADO “TERZO DRUSIN” PER PROMUOVERE IL DIALOGO INTERGENERAZIONALE 


INAUGURA IL 13 MAGGIO PRESSO LA GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA ARMANDO PIZZINATO DI PORDENONE, LA MOSTRA CHE CHIUDE IL PERCORSO “PHOTOVOICE”


Conoscere il territorio. Riscoprire la propria città, individuando limiti e pregi. Utilizzare la fotografia come strumento d’azione partecipata. Contribuire e promuovere il dialogo intergenerazionale e la comunicazione tra istituzioni e cittadinanza. Il percorso “Photovoice” comprende e racchiude questi obiettivi e risultati e si conclude con la mostra finale a Pordenone presso la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Armando Pizzinato in viale Dante 33, che verrà inaugurata il 13 maggio alle ore 10:30 alla presenza di Claudio Cattaruzza, assessore Comune di Pordenone, Nadia Poletto, dirigente scolastico I.C. Pordenone Sud e Massimo Santinello, docente dell’Università di Padova. All’inaugurazione della mostra interverranno anche gli studenti della scuola secondaria di 1° grado “Terzo Drusin” di Pordenone, protagonisti attivi del percorso “Photovoice”, realizzato in collaborazione con l’associazione onlus APA Ansia Panico e Agorafobia, il MED Associazione Italiana per l’educazione ai media e alla comunicazione, l’Università di Padova e con il sostegno del Comune di Pordenone.

Utilizzando il metodo ideato da Wang e Burris, il progetto “Photovoice” è un’opportunità significativa per accrescere e confermare le capacità di commentare esperienze e conoscenze, con l’obiettivo ultimo di pervenire a una maggiore comprensione delle sfumature e della complessità della realtà sociale che circonda i ragazzi. Dopo una prima parte dedicata alla comprensione di metodologie e obiettivi, gli studenti della scuola secondaria di 1° grado “Terzo Drusin” di Pordenone sono stati guidati nella scoperta dell’universo fotografico, imparando la storia, le tecniche e i segreti della fotografia, apprendendo il potenziale comunicativo dello strumento e la capacità espressiva. Dopo una fase teorica e pratica in classe, curata dai formatori Laura Prosdocimo, Valentina Marchesin e Alessandro Venier, i ragazzi sono passati all’azione, indagando il proprio territorio attraverso il mezzo fotografico. Un’azione condivisa e compartecipata che diventa azione sociale e trova, nell’esposizione finale delle fotografie realizzate, il momento ideale per promuovere il dialogo intergenerazionale,
l’integrazione e il benessere all’interno della comunità.


La mostra aprirà l’11 maggio con orario dalle 11:00 alle 13:00. Dopo l’inaugurazione del 13 maggio, la mostra, a ingresso gratuito, rimarrà aperta al pubblico da giovedì 14 maggio a domenica 17 maggio. L’orario di apertura è dalle 9:00 alle 13:00 nel giorno 14 maggio e dalle 15:30 alle 17:30 dal 15 al 17 maggio. Per info e prenotazioni associazione.apa.pn@virgilio.it - 366 8732117

PROGETTO IO PHOTOREPORTER PN

Il progetto, IO PHOTOREPORTER PN, utilizzando il potere comunicativo dell’immagine e della narrazione si propone di dare la possibilità ai ragazzi di conoscere e analizzare il loro territorio individuando così gli aspetti positivi e negativi, dando voce a bisogni, desideri e proposte per iniziare ad agire in forma partecipata, contribuendo a migliorare la qualità della vita e promuovere l’integrazione e il benessere all’interno della comunità.

Un processo "Photovoice" condotto con gli adolescenti rappresenta un'opportunità per i giovani di costruire, accrescere e confermare le loro capacità, di commentare le loro esperienze e conoscenze, di sviluppare competenze sociali e tecniche in maniera non formale, di pervenire ad una maggiore comprensione delle sfumature e della complessità della realtà sociale che li circonda. 
Il progetto è sostenuto dal Comune di Pordenone e realizzato in collaborazione con l'APA.


un pomeriggio alternativo

La priorità di un ragazzo che ha come obiettivo quello di andare bene a scuola è lo studio, ma passare tutti i pomeriggi sui libri certamente non è divertente. E tra l’altro anche se poi a scuola si ottengono bei voti la cosa non entusiasma poi così tanto..
E non lo dico così, tanto per, ma perchè ne so qualcosa.. pensavo che studiare fosse l’unico modo per impegnare il tempo facendo qualcosa di utile ed effettivamente mi aiutava a non pensare a tutte quelle cose che mi facevano rattristire.. niente di più sbagliato ! anche perchè una volta che avevo finito di studiare i brutti pensieri tornavano ed è impensabile poter studiare a giorno e notte, non trovate?! Per staccare dallo studio ho impegnato il mio tempo libero in altro modo: chitarra, libri, fumetti, bricolage, finchè non ho iniziato a fare dolci, la cosa che mi piace di più in assoluto. Fare le torte è bello, anche se sono da sola, ma quando fai le cose in compagnia degli amici (non devono essere per forza tanti, anche solo uno)è ancora più bello e divertente.  
oggi ho passato un pomeriggio “alternativo”: il mio pomeriggio tipo è  carico di studio per poi andare in poltrona, sotto la coperta con le maniche, a guardare la tv; oggi invece sono andata a fare un corso di cake design con un’amica. è stato un bel pomeriggio, ci siamo divertite tanto che appena possiamo vorremmo farlo un altra volta! Lavorare la pasta di zucchero ci ha fatto tornare un po’ come quando da piccole giocavamo con il pongo- solo che la pasta di zucchero ha un odore più gradevole!!!
Però una cosa negativa c’è.. abbiamo lavorato la pasta su una base di polistirolo,quindi non è commestibile!!! ahahahaha 

  Sara Valentini Helper gruppo AMA Casarsa